Sono 13 anni che l’Istituto Comprensivo Alfieri Lante della Rovere è gemellato con il centro di accoglienza per persone senza dimora Binario 95.

Com’è possibile mettere in relazione ragazzi di scuola media con persone povere e in difficoltà che non hanno una casa? Cosa significa educare alla solidarietà? Come essere cittadini attivi e responsabili nel proprio quartiere, nella propria città?

Queste domande essenziali hanno guidato gli insegnanti della Scuola e gli operatori del centro di accoglienza. Di anno in anno il progetto, che ha una dimensione istituzionale e strutturata, si è arricchito di attività e proposte (incontri a scuola, visita del centro da parte di alcune classi di studenti, laboratori,  lezioni aperte di alcuni docenti con gli studenti e gli ospiti, produzione di manufatti, concerti del coro della scuola a via Marsala 95,  raccolte, mercatini di solidarietà…), è divenuto un vero e proprio percorso formativo. 

Ci sono diverse pubblicazioni e molto materiale fotografico che raccontano questa lunga e feconda storia di amicizia e solidarietà tra una Scuola e le Persone ospiti di un centro di accoglienza.

Sicuramente uno dei momenti centrali e più alti del progetto è stata l’opportunità che hanno avuto i ragazzi di terza media (età compresa tra i 13 e i 14 anni) di svolgere attività di volontariato presso Binario 95 un sabato mattina al mese. Gli studenti, insieme a me, ad altri colleghi e agli operatori hanno potuto sperimentare cosa significa dare una mano gratuitamente laddove c’è bisogno, hanno avuto la possibilità di contattare e vedere le persone senza dimora in un ambiente protetto. 

Le parole di Lucrezia condensano la forza di queste intense mattinate che, come un seme, germoglieranno nella vita di molti di loro…

“L’attività di volontariato svolta a Binario 95 è stata un’esperienza molto formativa alla quale ho potuto partecipare grazie alla scuola.

Durante le ore trascorse è stato fondamentale il lavoro di squadra, l’aiuto reciproco e la determinazione.

Molto importante è stata anche la consapevolezza del valore del gesto che stavamo facendo, che ci ha fatto lavorare divertendoci ma con serietà.

Essendo andata a Binario diverse volte ho già una chiara idea di ciò che può rappresentare per le persone in difficoltà avere una casa in cui trascorrere del tempo con chi ti vuole bene!”

Lavoro di squadra, aiuto reciproco, determinazione: i ragazzi imparano facendo insieme e si uniscono per fare del bene.

Consapevolezza del valore di un gesto: i ragazzi riflettono su quanto è importante fare dei semplici gesti per dare sollievo all’Altro in difficoltà, che sia il compagno di banco come lo sconosciuto; si rendono conto della loro fortuna e cambiano sguardo su chi vive in strada.

Gioia e serietà: i ragazzi iniziano per gioco a dare una mano, soprattutto seguendo i compagni… Strada facendo si accorgono di quanto sia una cosa seria impegnarsi da cittadini attivi nella società, gratuitamente e con generosità comprendono che la vita a volte può essere dura e insopportabile, che esiste l’ingiustizia… Andando avanti, si ritroveranno a sognare un mondo migliore che non lasci indietro nessuno e a sporcarsi le mani per realizzarlo.

Avere una casa: mai come quest’anno i ragazzi hanno compreso l’importanza di vivere in una Casa. Anche se poi si sono trovati a vivere la loro casa come una prigione durante il lockdown, sono riusciti a cogliere la dimensione della Casa come rifugio, protezione,  affetti, intimità… Il diritto a una casa è fondamentale per la vita di ogni individuo.

Spesso noi adulti (insegnanti, genitori, formatori…) non ci rendiamo conto di quanto sia importante riuscire a creare degli spazi educativi in cui gli adolescenti possano sperimentare nella realtà le loro capacità, il loro desiderio di giustizia e di pace, la voglia di credere in un mondo migliore.

Concludo con una frase di Aurora,13 anni che, ripensando alle persone incontrate a via Marsala 95, scrive parole dal sapore evangelico:

“Dobbiamo coltivare la speranza, anche quella di rendere visibili gli invisibili, di portare tra i primi quelli che ora sono gli ultimi”.

Buona strada a tutti i ragazzi e le ragazze che in tanti anni sono passati per Binario 95!

 

 

AUTORE 

 

 

Paola Apostoli

Docente religione, Ic Lante della Rovere

Un numero di Shaker, Pensieri senza dimora, il giornale realizzato all’interno dei laboratori di Binario 95, racconta questo incontra attraverso le parole di operatori, studenti ed insegnanti.

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Per le fotografie utilizzate all’interno del sito si ringraziano: Massimo Bracaglia, Marco Cavallo, Antonella De Chellis, Sara Gargiulo, Giorgio Pagliarulo, Simona Pesce,
Giovanni Sabato, Arianna Screpanti, Melissa Svenson.