Può il mondo della scuola incontrare e rendersi prossimo per le persone più fragili? Possono due mondi così distanti, scuola e marginalità sociale, trovare un luogo per entrare in contatto?

Sì, e questa stazione di scambio è Binario 95!

Il centro diurno e notturno per persone senza dimora Binario 95 ormai da molti anni apre le sue porte alle scuole e alle università, per dare concretezza al desiderio di incontro tra la cittadinanza e le persone senza dimora; per favorire la relazione, la conoscenza e il contatto tra due mondi che difficilmente riuscirebbero a dialogare.

Sono incontri che avvengono nella normalità del quotidiano, quando studenti, professori e genitori preparano le colazioni per gli ospiti, regalano una frase di conforto e si raccontano la settimana trascorsa chi a scuola, chi al lavoro, chi a Binario 95.

Grazie al contributo dell’Otto per mille della Tavola Valdese, con il progetto “Così lontani, così vicini…” quest’anno siamo riusciti a offrire percorsi più strutturati e arricchenti.

Così abbiamo realizzato incontri sul tema della marginalità sociale a scuola e presso Binario 95, organizzati insieme agli studenti e ai professori. Abbiamo dialogato, ci siamo confrontati e abbiamo raccolto le sollecitazioni degli ospiti del centro.

Inoltre, la scuola ha trasferito provvisoriamente, per qualche ora, le sue aule presso Binario 95 con “le lezioni aperte” a studenti e ospiti, di arte, musica, educazione civica e scrittura. Chi avrebbe potuto immaginare che le lezioni scolastiche si sarebbero potute tenere anche in un centro per persone senza dimora insieme agli ospiti della struttura? Una bella sfida, che si è svolta nella normalità di un incontro “tra studenti” in cui i relatori sono stati anche le persone del centro.

Non sono mancati i momenti eccezionali, come gli eventi presso la scuola, come il mercatino natalizio e presso Binario 95, con il concerto di Natale del coro “Ison”, formato da studenti e ospiti della struttura.

In ultimo sono stati realizzati i laboratori musicali e di c’artigianato (artigianato con carta riciclata), quest’ultimo, durante il lockdown, svoltosi, a distanza, ma in contemporanea con ospiti e ragazzi insieme via web.

Abbiamo cercato di offrire a “tutti gli invitati” momenti ordinari e straordinari, come accade in ogni famiglia, in ogni casa. Perché quello che noi amiamo dire è che Binario 95 è la casa di chi non ha casa. Anzi, aggiungerei che, quando si passa a Binario 95, la sensazione è proprio quella di sentirci a casa. Un luogo accogliente, curato che dà valore a chi entra e chi esce, che cerca di restituire dignità a chi non se la riconosce o l’ha persa; un luogo che dona un momento di svago o di approfondimento a chi è impegnato ogni giorno a rincorrere le scadenze e gli impegni; un binario di incontro e di scambio per chi proviene da posti diversi e deve raggiungere destinazioni diverse, per chi deve fermarsi a lungo per attendere la giusta “coincidenza” o per chi ha già il posto riservato ed è pronto per partire.

In questo percorso abbiamo cercato di raccordare due realtà separate, spesso troppo distinte, offrendo un punto di vista diverso, ma soprattutto favorendo l’incontro, il contatto, lo scambio di sguardi e di parole che senza un luogo come Binario 95 sarebbe stato molto difficile realizzare.

Grazie a questi progetti, a queste azioni, ci troviamo a collaborare all’educazione alla cittadinanza dei futuri professionisti, dei genitori, delle famiglie. Potrebbe apparire solo retorica, ma iniziative come queste possono diventare il volano per una proposta sociale ed educativa importante.

Sono queste iniziative che fanno sperare per il futuro, ripensando alla frase di San Francesco d’Assisi: “Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso, vi sorprenderete a fare l’impossibile”.

AUTORE 

 

 

Luca Bernuzzi

Operatore Binario 95

Un numero di Shaker, Pensieri senza dimora, il giornale realizzato all’interno dei laboratori di Binario 95, racconta questo incontra attraverso le parole di operatori, studenti ed insegnanti.

BINARIO 95

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00185 Roma

 

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Per le fotografie utilizzate all’interno del sito si ringraziano: Massimo Bracaglia, Marco Cavallo, Antonella De Chellis, Sara Gargiulo, Giorgio Pagliarulo, Simona Pesce,
Giovanni Sabato, Arianna Screpanti, Melissa Svenson.